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I 3 Passi per Gestire l'Innovazione: Il Validated Learning

Nel panorama contemporaneo, le imprese sono sempre più coinvolte in progetti innovativi.

Gestire una nuova iniziativa, specialmente in ambiti poco esplorati o inediti, solleva numerose domande e incertezze.

Nell’ambito dell’innovazione di prodotto o servizio, le consuete strategie di pianificazione e gestione spesso non si rivelano efficaci.

Le strategie tradizionali, basate sull’analisi del mercato e sulla definizione di un target di clienti in base ai bisogni da soddisfare, si adattano a progetti che si inseriscono in una continuità con l’offerta esistente.

Tuttavia, possono risultare fuorvianti, specialmente quando si affrontano innovazioni radicali.

Le domande chiave diventano: esiste un mercato per questa novità? Quali caratteristiche sono disposti a pagare i clienti target?

La risposta non è semplice.

Le analisi di mercato, basate su dati storici e previsioni legate ai prodotti esistenti, sono spesso insufficienti, e interrogare i potenziali clienti sui loro desideri può portare fuori strada, dato che non è sempre facile immaginare ciò di cui si ha bisogno, soprattutto per innovazioni che rappresentano una netta rottura con il passato.

Di fronte a queste sfide, molte aziende adottano un approccio di tentativi ed errori.

Una metodologia più efficace per raggiungere gli obiettivi prefissati è il “Validated Learning” (apprendimento validato), pilastro delle logiche lean (E. Ries, “The Lean Startup”).

Questo approccio si articola in tre fasi: sperimentazione, misurazione e apprendimento.

1. Sperimenta: Creare un prototipo, o Minimum Viable Product (MVP) del prodotto o servizio che incarni le caratteristiche fondamentali per essere presentato al cliente target. L’obiettivo è comprendere se gli attributi proposti incontrano i bisogni degli early adopters, i quali, grazie alla loro inclinazione all’esplorazione, sono fondamentali per influenzare il mercato mainstream;

2. Misura: Identificare i punti di forza e di debolezza del progetto attraverso metriche significative. Un buon indicatore di performance dovrebbe essere: azionabile, accessibile e verificabile, evitando le cosiddette “vanity metrics”, che possono trarre in inganno;

3. Apprendi: Analizzare i risultati della misurazione per decidere se apportare correzioni al progetto o mantenere l’impostazione iniziale. Una corretta analisi permetterà di arrivare a conclusioni chiare su come procedere.

Il successo del validated learning si misura nella capacità di eseguire rapidamente i cicli di sperimentazione, misurazione e apprendimento, riducendo gli errori e affinando progressivamente l’offerta.

Nel contesto attuale, caratterizzato da una complessità di mercato in continua evoluzione, adottare un approccio flessibile e basato su dati concreti è essenziale per navigare con successo le sfide dell’innovazione.

E voi? Avete mai affrontato sfide innovative nel vostro settore?

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Federico Tognetti

Appassionato di motori e padre di tre figli.
Ha ricoperto per oltre 15 anni posizioni manageriali nella pianificazione e strategia all'interno di realtà multinazionali del settore tecnologico, fashion e retail.
Inventore della tecnologia WOOLF Intelligent Drive® è fondatore e amministratore delegato della società che si occupa del suo sviluppo e commercializzazione.

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